LA SPECULAZIONE |
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La
speculazione può avvenire in due modi:al rialzo o al ribasso. SPECULAZIONE
AL RIALZO:è attuata da quegli operatori (detti rialzisti) che prevedono
un aumento delle quotazioni dei titoli e li acquistano nella speranza di
poterli rivendere al maggior prezzo. SPUCULAZIONE
AL RIBASSO:è attuata da operatori(detti ribassisti)che prevedono una
diminuzione nella quotazione dei titoli rivendendoli nella speranza di
ricomprarli a un prezzo minore. Nel
giro di borsa i rialzisti vengono definiti tori, e i ribassisti orsi. La
speculazione di borsa è consentita dalla legge italiana, che, però
punisce lo speculatore che diffonde notizie false, tendenziose o
esagerate, al fine di ricavarne un guadagno illecito. E’
evidente che i comportamenti dei diversi operatori di borsa siano
differenti: ci si può aspettare che un cassettista o un investitore
istituzionale decida da acquistare azioni di una certa società perché,
dato che intende tenerle per un lungo periodo di tempo, si attende un
reddito soddisfacente. A questo punto è chiaro che si indirizzerà verso
società solide e con buone prospettive di uno sviluppo futuro. Mentre
il modo di agire dello speculatore è completamente differente: egli non
acquista i titoli per tenerli a lungo, ma per rivenderli a un maggiore
prezzo di quello di acquisto il più presto possibile. Per
realizzare guadagni speculativi senza rischiare troppo, gli speculatori,
ritengono vantaggioso seguire la regola pratica di vendere subito quei
titoli la cui quotazione abbia raggiunto un livello sensibilmente maggiore
del prezzo di acquisto, meglio infatti realizzare un modesto guadagno
speculativo, e poi pentirsi di non aver aspettato e non aver venduto il
titolo a un prezzo ancora maggiore, piuttosto che rischiare una
diminuzione della quotazione che potrebbe anche comportare perdite. Una
moderata attività borsistica può esercitare effetti favorevoli
sull’andamento del mercato borsistico: da un lato rende più agevole la
sottoscrizione di titoli di nuova emissione, suscitando diffidenza tra i
non speculatori; dall’altro confluisce un maggior dinamismo alle
contrazioni, esercitando un effetto stabilizzante sulle quotazioni dei
titoli. Una limitata speculazione impedisce che le quotazioni subiscano
eccessivi incrementi o flessioni, dato che lo speculatore tende ad
acquistare titoli quando la loro quotazione è bassa e a venderli quando
la loro quotazione è elevata.
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