488: come opera
 

 

 

 


La legge 488 opera con un meccanismo detto “a bando”, cioè il Ministero dell’Industria dichiara che è possibile presentare domanda per il contributo, a partire da un determinato giorno fino ad un certo periodo stabilito.

La 488 finanzia dei piani di investimento organizzati in programmi della durata del medio termine, per costringere le aziende a programmare la propria attività.

L’Unione Europea u questo criterio ha imposto di non accettare le spese già effettuate.

L’azienda infatti deve pianificare tutti gli investimenti che vuole effettuare negli anni successivi, cercando allo stesso modo di prevedere i benefici economici futuri.

I programmi sono classificati in base a delle tipologie, che sono: il nuovo impianto, l’ampliamento, l’ammodernamento, la ristrutturazione, la riconversione, la riattivazione o il trasferimento di impianti produttivi esistenti.

 

Gli elementi fondamentali per la legge 488 sono tre:

1.      La circolare ministeriale che rappresenta il documento avente valore di legge, per il bando in oggetto, ne stabilisce i limiti, e fornisce una guida dettagliata in alcuni punti.

2.      Il Business Plan, un documento che descrive l’azienda nei suoi aspetti organizzativi e finanziari, traccia un quadro delle prospettive di mercato, ed analizza l’investimento.

3.      Il software ministeriale, tutti i dati relativi all’azienda, e la parte finanziaria del Business Plan devono obbligatoriamente essere compilate tramite lo strumento informatico, messo a disposizione dal Ministero, pena la nullità della domanda; proprio il software è lo strumento che permette la rapidità con cui avviene tutta la procedura di istruttoria e concessione del contributo.

 

La gestione della legge è delegata a banche che esaminano per conto del Ministero le domande di contributo.

Il Ministero si limita a definire a sua volta le modifiche alla legge e le date di apertura e di chiusura dei singoli bandi, ed a emettere graduatorie.

Le graduatorie sono definite in base a cinque parametri ben definiti che sono:

1.      Occupazione creata,

viene calcolata in rapporto all’investimento.

Ad esempio: una azienda ha 5 dipendenti, ed effettua un investimento di 1 milione di euro, il parametro sarà uguale a 5 diviso mille.

2.      Capitale proprio immesso,

per capitale proprio si intende un immissione di mezzi nuovi in azienda, come ad esempio un aumento di capitale, un conferimento dei soci, la non distribuzione degli utili; si deve ricordare che non si può assolutamente utilizzare il capitale sociale già versato o il conferimento in azienda di beni fisici, come gli immobili.

Il capitale proprio viene calcolato in rapporto con l’investimento.

3.      Percentuale di contributo richiesto, 

è un parametro che premia chi si accontenta di più.

4.      Parametro ambientale,

è il più complesso, sia da parte per gli investimenti superiori a 50 miliardi e quelli inferiori, nella circolare ministeriale il parametro ambientale viene diviso in due parti, una destinata alle certificazioni ambientali ed una alla diminuzione nell’uso di sostanze pericolose.

Tutto sta alla politica ambientale stabilita dall’azienda.

5.      Preferenze regionali,

viene deciso dalle singole regioni in relazione alla loro politica economica, per premiare, attraverso un punteggio maggiore, le aziende appartenenti a settori ritenuti prioritari, o che effettuano una tipologia di investimento gradita.

In ogni regione, a fianco di una graduatoria ordinaria in cui partecipano tutti, esiste una             graduatoria speciale, a cui partecipano solo aziende di determinate categorie produttive o di determinate aree.

Questi privilegiati vengono decisi dalle regioni.

 

Il software in dotazione al ministero confronta tutti i punteggi dei singoli parametri, mettendoli sullo stesso piano, attraverso un calcolo statistico che assegna ad ogni punteggio lo stesso peso, creando così dei parametri normalizzati la cui somma costituisce il punteggio che l’azienda otterrà nelle graduatorie.

Una volta stilata la graduatoria saranno ammessi progetti fino ad esaurimento dei fondi, ciò vuol dire che avere superato l’istruttoria non vuol dire ottenere il contributo, occorre anche avere un punteggio sopra la media