Welcome I Casi di Anacleto

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 22/12/2024 14:43:55     
 
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diritto
Inviato da selis

Agisce in giudizio il proprietario di un negozio di alta moda il quale chiede il risarcimento dei danni a una sua cliente che, entrata un giorno nel suo atelier, prese a muoversi con eccessiva disinvoltura tra i costosi abiti finendo per bruciacchiarne un paio con la sigaretta. La signora, convenuta in giudizio, eccepisce che, essendo accaduto il fatto più di cinque anni fa, il diritto dell'attore si è prescritto. Ribatte il commerciante di aver interrotto la prescrizione essendosi recato più volte personalmente, e anche con testimoni, al domicilio della convenuta per chiedere il risarcimento dei danni. Emetti la tua sentenza.

Metti in fila i suggerimenti per fare la risposta esatta
Il diritto al risarcimento del danno si prescrive in venti anni.
Il diritto al risarcimento, dispone l'art. 2947 c.c., si prescrive in cinque anni.
Il termine prescrizionale si interrompe quando si pongano in essere atti finalizzati ad esercitarlo, ad esempio quando il titolare del diritto notifica la citazione in giudizio al soggetto passivo.
Il termine prescrizionale è sospeso quando si pongano in essere atti finalizzati ad esercitarlo, ad esempio quando il titolare del diritto notifica la citazione in giudizio al soggetto passivo.
L'istanza del commerciante deve essere respinta perchè la sollecitazione orale non interrompe la prescrizione.
L'istanza del commerciante deve essere accolta perchè qualsiasi sollecitazione, soprattutto se alla presenza di testimoni, vale a interrompere la prescrizione
L'istanza del commerciante non può essere accolta
lascia a 0 le righe che sono errate o che non sono significative e numera con 1, 2,3.... le righe che, lette nell'ordine specificato, costituiscono la soluzione del problema

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